Molti sanno che nell’agosto del 79 d.C. il Vesuvio eruttò in una delle più drammatiche catastrofi della storia antica, provocando la sepoltura e la distruzione delle città romane di Pompei ed Ercolano. Pochi però conoscono la storia mai raccontata dell’eroico tentativo di salvataggio lanciato da Plinio il Vecchio, comandante della flotta romana di stanza nel golfo di Napoli a Miseno. Conosciamo il tentativo di salvataggio attraverso le lettere di suo nipote Plinio il Giovane. All’epoca aveva circa 17 anni e viveva con lo zio nella base navale. Molti anni dopo, scrisse ciò che accadde a suo zio in quel fatidico giorno: è l’unico resoconto di prima mano sopravvissuto del disastro e del tentativo di salvataggio dei civili da parte della marina romana.
Questo è il preambolo di questa mostra speciale che illustra non solo il cataclisma che colpì Pompei e il mondo che essa seppellì – da una semplice pagnotta di pane a gioielli pregiati, da affreschi a mosaici – ma anche la prodezza, il dominio, il coraggio della marina romana nel più ampio teatro del Mediterraneo; coraggio che Plinio incarnava. Quando il suo timoniere gli consigliò di tornare indietro, Plinio rispose: “La fortuna favorisce i coraggiosi…”.
La mostra approfondisce il rapporto speciale tra la Roma antica e il Mar Mediterraneo. La narrazione è costruita intorno all’interazione tra la navigazione e temi importanti come la guerra e la conquista, la ricchezza e il commercio, la società romana e lo stile di vita. I temi sono illustrati da una ricca selezione di reperti archeologici originali provenienti da importanti collezioni italiane, arricchiti da modelli moderni e documentazione scientifica, oltre che da elementi interattivi, suggestive scenografie e altri innovativi dispositivi multimediali.